Io sono Federica, sogno un futuro fatto di sorrisi, ho scelto di essere DFuture insieme a Rossella perché la chemioterapia è passata anche nella mia vita e sono certa che si possa rendere tutto più leggero con un sorriso in più.
La mia esperienza è così fatta: fino al 2013 ho passato più della metà della mia vita con la mamma malata. Avere parrucche per casa e tutti gli altri disagi connessi alla malattia sono stati, se così si può dire, la mia “normalità”. Purtroppo, quando era bambina, è stata anche la “normalità” di Donna Carletta, mia mamma. Sì, perché anche lei aveva perso la sua mamma quando aveva 18 anni. Mi sono ritrovata, senza volerlo e in totale naturalezza, a cercar di non far pesare tutti i disagi e le paure che aleggiavano in casa. E in qualche modo a “scherzarci su”, senza sminuire mai le paure, anche perché chi non ha paura di fronte ad una malattia?
Arriva il 2010 e anche Rossella inciampa sul solito gradino… e da lì, come dico io, con mia madre sono diventate “compagne di merende”, senza mai però piangersi addosso: l’una ha protetto l’altra.
Cosa mi ha lasciato questa esperienza di positivo? Mi ha insegnato che nella vita bisogna lottare e sorridere sempre, anche quando il cuore piange. Mi ha insegnato ad essere altruista: oltre che a noi stessi dobbiamo sempre pensare anche agli altri. Sì, perché quando accompagnavo mia madre per una visita non c’è stata una volta che non abbia chiesto al Dottore di turno come si poteva fare per proteggermi da questo “inciampo”. Infatti, avendo familiarità con questa malattia, potevo essere soggetta ad inciampare sul solito gradino.
Ad oggi mi piacerebbe dire a mia madre che ho messo materialmente in atto tutto quello che mi ha insegnato. Infatti, insieme a Rossella abbiamo creato DFuture, proprio in suo onore, cercando in qualche modo di coccolare tutte le persone che sono “inciampate”. Vorrei anche dirle che, come ha sempre desiderato, mi sono adoperata per fare tutti i controlli e tutte le visite del caso per “creare un piano di prevenzione individuale basato su controlli più frequenti”, perché, come diceva un famoso spot pubblicitario: “prevenire è meglio che curare”!
Sono certa che sarebbe fiera di me… anzi lo è sicuramente!
Un bacio a tutti ed uno rivolto all’insù…
Fede