Il tumore al seno non ha i tempi delle castagne

Mese di ottobre. Mese della prevenzione del tumore al seno.

Ecco che le nostre bacheche si inondano di cuoricini, di catene di solidarietà, di inviti a ricordarsi delle prevenzione. E questo è un bene.

La prevenzione è importante perché ti salva la vita. E perdonatemi quello che sembra uno slogan, una fase di circostanza, ma sappiamo quanto sia un imperativo per tutte noi donne. Il timore al seno è uno dei più frequenti, ha un’incidenza davvero altissima ( ogni anno si ammalano più di 41.000 donne ) ma grazie al cielo ha un tasso di mortalità in diminuzione.

Le innumerevoli campagne sono riuscite nell’obiettivo di sensibilizzare un numero sempre più ampio di donne sull’importanza vitale della prevenzione e della diagnosi precoce dei tumori della mammella, informando il pubblico femminile anche sugli stili di vita correttamente sani da adottare e sui controlli diagnostici da effettuare.

Ogni donna dovrebbe cominciare i propri controlli periodici attraverso auto-palpazione già a partire dai venti anni, per proseguire piano piano, con l’aumentare dell’età, a controlli presso specialisti e mammografie biennali supportate da ecografie dopo i 50 anni. E io ci sono in pieno.

Mi auguro che tutte voi sappiate prendervi cura di voi stesse e conseguentemente di chi vi sta vicino.

La mia riflessione però ha un seguito.

La sensibilizzazione e la prevenzione non hanno scadenze. Perché diciamocelo, il tumore al seno non viene solo a ottobre, insieme alle castagne.

E’ non è neanche un fenomeno temporaneo come la caduta dei capelli in autunno.

E questo lo sanno bene due mie care amiche, incontrate per la prima volta qualche anno fa durante uno dei corsi più importanti della mia vita, quello di Volontario del Sorriso ( clown in corsia per intendersi ).

Due amiche che conoscono bene la potenza del sorriso come dono e come cura ma conoscono bene purtroppo anche il dolore vero di chi queste esperienze le ha attraversate con l’acqua alla vita.

Rossella, Doc Ross, il tumore l’ha avuto davvero, superato con grande forza, tenacia e lo spirito del “naso rosso”. Ora spera solo che sia ormai un lontano ricordo.

Federica ha perso da poco la mamma dopo anni di lotte. Due donne speciali che hanno molto sofferto ma che hanno deciso di trasformare le loro esperienze in qualcosa di bello e sorridente, quello che loro definiscono “un bel sorriso“, un progetto davvero speciale.

Hanno pensato di creare un brand che unisse la D come Doc ( soprannome della Dottoressa Rossella Conti) e le iniziali di Dagnini Cara, mamma di Federica, nel formare un nome DFuture che la dice lunga sul loro sguardo fiducioso verso il futuro.

DFuture è un brand di occhiali dal design accattivante e dai mille colori costruito con materiali anallergici e di ultima generazione. Insomma un brand di occhiali decisamente glam. Qui sotto una piccolissima selezione dei tantissimi modelli e colori.

A questo punto penserete: cosa c’entrano gli occhiali con il tumore al seno e dove sta il sorriso?

Allora quello che non vi ha detto è che Rossella è anche una dottoressa in ortottica e Federica una designer. Da qui la scelta di produrre un prodotto che potesse collegarsi e ben inserirsi in un programma di sensibilizzazione e supporto nel mese di ottobre ma che durasse l’intero anno.

Con il patrocinio dell’Associazione Senologica Internazionale a supporto delle attività del Centro Senologico di Pisa, diretto dalla Dott.ssa. Manuela Roncella, è stata infatti proposta un’iniziativa benefica pensata per le pazienti con carcinoma della mammella che abbiano fatto o stiano facendo chemioterapia. Ho scoperto parlando con Rossella e Federica, che chi affronta la chemioterapia per contrastare il tumore può soffrire di problemi alla vista, piuttosto consistenti ma grazie al cielo temporanei.

Quale può essere un modo per regalare un sorriso a chi sta affrontando un percorso tanto difficile?

Intanto, mettere a disposizione tempo e professionalità. Così in questi primi 15 giorni di ottobre Rossella e suo fratello, il Dottor Stefano Conti, hanno effettuato ben 4 giornate di visite gratuite, presso gli ambulatori dell’Ottica Conti a Pisa, visitando 40 pazienti operate al seno, selezionate dall’equipe della Dott.ssa Roncella Nello specifico hanno offerto un controllo del visus, della pressione intra-oculare, la retinografia, lo studio del segmento anteriore e il prelievo del film lacrimale dedicate. Un segnale molto forte e un supporto concreto.

A queste stesse 40 pazienti è stata regalata da D-Future un occhiale completo di lenti oftalmiche. Colorato e divertente, tanto che moltissime pazienti hanno deciso di mettersi in gioco con selfie giocosi e virali. E pensate che chiunque di noi compri nel mese di ottobre una montatura DFuture, provvederà senza costi aggiuntivi, ma solo per la sensibilità di averlo acquistato, alla donazione di un un occhiale completo a una signora operata. Una sorta di testimone delle solidarietà per donare un sorriso, per ricordare a queste persone che non sono sole nella lotta.

Parallelamente verranno organizzate appunto dal centro Senologico di Pisa, varie giornate informative e aperte al pubblico per tutto il mese.

Questo a mio avviso è generoso e estremamente importante.

Ma non finisce qui.

Proprio perché non si può pensare di porci il problema soltanto nel mese di ottobre, per tutto l’anno chiunque acquisterà una montatura DFuture, donerà direttamente 1 euro all’Associazione Senologica Internazionale. Per tutto l’anno.

Comprendo che questo progetto possa essere visto come un progetto locale, legato al territorio. Ma le singole gocce fanno il mare. E credo che ciascuno di noi possa fare qualcosa.

Magari non in ottobre, magari a dicembre, o a marzo. Le montature solo lì, moderne, qualitativamente valide, da sole o da vista, a prezzi più che accessibili. Per donna, per uomo, per bambino.

Insomma, soprattutto per chi abita in Toscana, un viaggetto a Pisa, presso l’Ottica Conti (Via Venezia Giulia, 1) per una buona causa, può valere la pena, no?

E poi Rossella e Federica sapranno accogliervi con i loro magici e coinvolgenti sorrisi. Parola di “naso rosso“. In questo caso … il mio.